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Bimbi in auto, troppi incidenti: a Cantù l’ennesima vittima. Ma le cose cambiano

Bimbi in auto, troppi incidenti. A Cantù l’ennesima vittima. Ma le cose cambiano: sanzioni più pesanti per i genitori poco responsabili e nuove norme sui seggiolini.

La morte in auto della bambina di quattordici mesi a Cantù per non essere probabilmente stata assicurata a un seggiolino secondo la legge, ci spinge a tornare su un argomento purtroppo d’attualità.Troppo di frequente capita di notare per strada, sui veicoli in transito, bambini non adeguatamente agganciati ai seggiolini a norma con le relative cinture di sicurezza. Si vedono adulti che tengono il bambino in braccio stando accanto al guidatore, piccoli lasciati nel sedile posteriore liberi di muoversi o di affacciarsi ai finestrini. Ebbene, chi si rende colpevole di queste leggerezze dovrebbe sapere che sono 52 i bambini fino a 13 anni morti sulle strade nel 2016, dieci in più dell’anno precedente. Lo dice l’osservatorio dell’Asap, l’Associazione per la sicurezza stradale. In questo dato incidono purtroppo anche i comportamenti incoscienti degli adulti, che non rispettano le norme di sicurezza per i propri figli cui dovrebbero essere chiamati prima di tutto dall’amor figliale, poi dal buon senso e quantomeno dal Codice della strada. In una propria indagine, Altroconsumo ha calcolato che gli incidenti stradali e l’uso scorretto dei seggiolini auto sono la prima causa di morte per i minori tra i 5 e 12 anni.

Per far fronte a questi numeri drammatici, dal 2017 alcune norme sono cambiate.
Due nuovi regolamenti tecnici modificano la normativa europea ECE R44, cui fa riferimento l’art. 172 del Codice della Strada.

Altezza e non peso
Principalmente rimane fermo l’obbligo di utilizzo del seggiolino fino ai 150 cm di altezza (circa 12 anni). Vengono invece bandite le cosiddette “alzatine”, senza schienale, le quali infatti non permettono di allacciare in modo sicuro la cintura di sicurezza (fino ad ora ammesse a partire dai 15 kg di peso del bambino).

Anche la classificazione stessa dei seggiolini auto è cambiata, passando dai chilogrammi ai centimetri. Spesso i genitori conoscono meglio l’altezza del bambino piuttosto che il peso e questo ora può aiutarli nella scelta del giusto seggiolino. Inoltre, con la normativa R129, rispetto alla R44/04 è stata anche migliorata la facilità d’installazione del seggiolino sui sedili dell’auto, grazie ad accordi tra i loro produttori e i costruttori di veicoli.

Le sanzioni
Da gennaio 2017, la sanzione per l’uso scorretto dei seggiolini ammonta dagli 80 ai 323 euro, con rischio di sospensione della patente da quindici giorni a due mesi, quando il conducente incorra in una delle violazioni per almeno due volte. Anche coloro che alterano il funzionamento dei dispositivi di ritenuta dei bambini sono assoggettabili a una sanzione amministrativa che va da 40 a 162 euro.

Sempre lo schienale
Ricordiamo che i bambini di statura inferiore ai 150 cm devono essere sempre assicurati al sedile con un sistema di ritenuta adeguato al loro peso, di tipo omologato.
Da gennaio i bambini fino a 125 cm d’altezza dovranno essere protetti obbligatoriamente da un rialzo con schienale così da rendere più agevole ed efficace l’utilizzo della cintura di sicurezza. Nella seconda fase della normativa europea R129, in estate, entrambe le legislazioni saranno valide e gli automobilisti potranno scegliere se acquistare un seggiolino auto omologato secondo la normativa recente o meno. Dopo di che, la vendita dei seggiolini auto senza schienale sarà permessa solo per bimbi di altezza superiore ai 125 cm. Quelli con schienale garantiscono infatti un miglior posizionamento della cintura sulle spalle e una maggiore protezione in caso d’impatto laterale finché i giovanissimi non diventano più alti. Questo è un punto fondamentale: molto spesso i dispositivi di sicurezza nelle auto (come le cinture o gli airbag a tendina) non sono sviluppati per bambini sotto i 125 cm di altezza, per i quali si rivelano all’atto pratico inidonei. I test di prova e gli standard dei seggiolini auto in vendita sono invece da tempo sempre più restrittivi e vengono svolte anche simulazioni d’impatto laterale e non solo frontale.

Decade poi l’uso obbligatorio del sistema di ancoraggio ai sedili ISOFIX per i seggiolini utilizzati da bambini fra il metro e il metro e cinquanta di altezza. I seggiolini per bimbi più grandi potranno o meno essere cioè dotati di tale modalità di installazione a discrezione dell’acquirente.
La vita di ogni piccolo utente della strada, dipende anche da queste piccole, ma fondamentali, attenzioni.

A cura di Union Brokers

Consulenti assicurativi

Cosa fare in caso di incidente con o senza feriti, in strade normali o in autostrada

Cosa fare in caso di incidente con o senza feriti,
in strade normali o in autostrada

Quando si rimane vittime di un incidente stradale, ci sono comportamenti diversi da osservare sulla base delle dinamiche del sinistro. Nel caso le persone coinvolte non abbiano subito lesioni personali, non è per esempio strettamente necessario chiamare le Forze dell’ordine. Se le parti si trovano d’accordo nell’individuazione delle responsabilità, possono compilare il “Cid”, ossia il modulo per la constatazione amichevole. Grazie a esso si potrà ottenere il risarcimento del danno da parte dell’assicurazione in soli trenta giorni anziché sessanta. Se invece non trovate un accordo sulle colpe dell’incidente, rispetto alle norme del Codice stradale, avvierete una contestazione tramite la vostra compagnia assicurativa. Nel caso ci siano dei feriti, potete informare le forze dell’ordine e chiamare un’ambulanza. Più nel dettaglio vediamo le diverse casistiche.


Assenza di feriti
Accendete le luci di emergenza dei veicoli, indossate i giubbini fluorescenti; collocate a 100 metri il triangolo per segnalare agli altri autoveicoli l’intralcio nella sede stradale causato dai

mezzi fermi; scattate foto chiare dei veicoli così come sono e possibilmente rimuoveteli dal centro della strada; poi rimanete fuori dalle auto. Nel caso di incidente senza feriti, vi è l’obbligo dell’art. 189 comma 3 di non provocare intralcio alla circolazione.

Verificate se concordate o meno con l’altro conducente nell’interpretazione del sinistro. Se ciò avviene, compilate la prima pagina del Cid (le altre vengono impresse dalla carta copiativa) e producetelo alle compagnie assicurative interessate. Se non avete i moduli, scambiatevi i dati delle polizze mostrandoli alla controparte, i numeri delle patenti, i modelli dei veicoli coinvolti con targhe e colori e le vostre rispettive generalità. L’ideale sarebbe firmare una dichiarazione congiunta dove ognuno si prende le proprie responsabilità e ragioni per evitare fraintendimenti o successivi ripensamenti.

Se non si trova un accordo, chiamate le Forze dell’ordine le quali però, in assenza di feriti, potrebbero non intervenire ed esortarvi a svolgere i punti suddetti in autonomia. Di qui l’importanza di scattare foto circostanziate che saranno successivamente utili a chi dovrà decidere le responsabilità sulla base della documentazione fornita. Andando in causa si potrebbe arrivare anche davanti a un giudice.

Presenza di feriti in città
Dovete sempre fermarvi per prestare soccorso, altrimenti si può incorrere nei reati di fuga e omissione di soccorso. Chiamate immediatamente il 118 che vi porrà i quesiti previsti dai protocolli. Prestare assistenza non vuol dire tentare di curare il ferito, anzi, se chi ha causato il danno non ha competenze mediche, non deve muovere i contusi e tentare di curarli, soprattutto se non sono coscienti. Tantomeno può valutare se l’intervento di personale specializzato sia o no necessario. Quindi chiamatelo. È sufficiente chiedere l’intervento di un’ambulanza per assolvere l’obbligo di prestare soccorso imposto dal Codice della Strada. Volendo si può anche, in alternativa, chiamare il 112, essendo un numero capace di interfacciarsi con tutte le autorità di pubblica sicurezza e sanitarie. Nei sinistri gravi si può quindi verificare l’eventualità di non poter rimuovere i feriti né i veicoli; ottemperate sempre all’obbligo di collocare il triangolo che segnali l’ostacolo alla circolazione da essi causato.

Presenza di feriti in autostrada

Nel caso il sinistro sia avvenuto in autostrada è necessario accendere subito le luci di emergenza e possibilmente spostare i veicoli dalla sede di scorrimento stradale alla corsia d’emergenza o in una piazzola. Scendete dal veicolo non senza aver indossato i giubbini catadiottrici. Mettere a una distanza di 100 metri il triangolo e chiamare il soccorso stradale se i mezzi non sono in grado di proseguire la marcia. Essendoci dei feriti, chiamate la Polizia stradale utilizzando preferibilmente le apposite colonnine tramite le quali la vostra posizione sarà individuata con maggiore precisione che se usaste un telefonino. Diversamente utilizzerete il numero 113. Scambiatevi tutti i dati con gli altri conducenti come già descritto sopra.