11.07.2017

Polizze vita “dormienti”: almeno 4 mld di euro non liquidati dalle compagnie a eredi ignari

 
 

Polizze vita “dormienti”: almeno 4 mld di euro non liquidati dalle compagnie a eredi ignari

Sapete cos’è una “polizza dormiente”? In questi giorni se ne parla poiché un’indagine dell’Ivass, l’Autorità di vigilanza sulle assicurazioni, ha determinato che in Italia ce ne sono almeno 4 milioni. Si tratta in sostanza di polizze vita stipulate da clienti di compagnie assicurative che per un motivo o per l’altro non sono ancora state liquidate quando dovrebbero esserlo. Stimando un importo medio di almeno mille euro a polizza, si tratta di almeno 4 miliardi in attesa di essere riconosciuti ai legittimi destinatari, ma potrebbero essere molti di più. I titolati a ricevere questo denaro non lo sanno però, si tratta per esempio di figli o parenti di un assicurato passato a miglior vita.

«Da una nostra indagine – afferma il presidente di Ivass Salvatore Rossi – emerge che circa 4 milioni di polizze Vita sono scadute negli ultimi cinque anni, ma non sono state liquidate, perché le compagnie non sanno se l’assicurato è o no deceduto prima della scadenza della polizza: molto spesso i beneficiari non si fanno avanti perché non sanno di esserlo e nella polizza sono indicati in modo generico, ad esempio come ‘gli eredi legittimi’. E quindi nessuno le riscuote».

Dopo dieci anni tali crediti vanno in prescrizione e gli importi finiscono nel Fondo Rapporti Dormienti gestito dalla Consap attraverso il ministero del Tesoro. Ivass ha sollecitato il Governo a porre in essere un intervento legislativo che consentendo alle compagnie di assicurazione l’accesso alla costituenda Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente le obblighi contestualmente a consultarla annualmente. Così prenderanno cognizione delle persone decedute e potranno attivarsi per liquidare gli importi ai legittimi eredi. Fra l’altro, dall’indagine emergono ben 430.000 polizze ancora in vigore per persone ultranovantenni e altre 2.500 intestate ad anziani ultracentenari. Se teniamo conto del fatto che, secondo Istat, al 2016 in Italia gli ultranovantenni sono 730.000 e gli ultracentenari poco più di 18.000, è giunto davvero il momento di fare chiarezza in questa materia.

IVASS nel frattempo suggerisce due azioni per verificare se un familiare deceduto aveva stipulato una polizza vita. Citiamo dal loro comunicato stampa.

1) Una prima strada è quella di rivolgersi al “Servizio ricerca coperture assicurative vita” dell’ANIA (Associazione nazionale delle imprese assicurazione). Attraverso le imprese associate all’ANIA, il Servizio fornisce ai richiedenti (ad esempio i coniugi delle persone decedute) informazioni sull’esistenza o meno, presso le imprese italiane, di coperture assicurative vita relative alla persona deceduta, ipotizzata assicurata. La richiesta di informazioni deve essere effettuata seguendo le istruzioni e compilando i moduli presenti nella pagina web dedicata al Servizio.

La ricerca si basa sul verificare, tra l’altro, che il nome di colui che chiede le informazioni compaia tra i beneficiari della polizza. Si suggerisce, perciò, di formulare tante richieste quante sono i potenziali beneficiari. Esempio: se è deceduto un familiare, padre di due figli, è bene che formulino la richiesta sia la moglie che ciascuno dei due figli, per ampliare il raggio della ricerca.

2) Un seconda strada, che può aggiungersi alla prima, è quella di rivolgersi all’intermediario assicurativo, alla banca o all’impresa di assicurazione di cui si serviva il familiare, chiedendo informazioni – meglio se per iscritto – sulla esistenza della polizza. Scarica un facsimile di richiesta.

Per ulteriori informazioni ed assistenza è possibile telefonare al Contact Center Consumatori dell’IVASS, al numero verde 800 – 486661 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30.

Polizze vita “dormienti”: almeno 4 mld di euro non liquidati dalle compagnie a eredi ignari